L’UPLI NON ADERISCE ALLO SCIOPERO NAZIONALE DELLA POLIZIA LOCALE INDETTO DEL 21 GIUGNO 2019
L’UPLI NON ADERISCE ALLO SCIOPERO NAZIONALE DELLA POLIZIA LOCALE INDETTO DAL SINDACATO PER IL GIORNO 21 GIUGNO 2019 A ROMA
Quindi il fatto che questa iniziativa sia una attività oggettivamente e specificatamente sindacale e peraltro di una sola sigla, ci rende inevitabilmente estranei, lasciando a tutti i soci la libertà di scelta a livello personale poiché l’associazione non si intromette nelle scelte partitiche e/o sindacali di ognuno.
Inoltre, nel caso di specie, il nostro stesso Statuto (art.3 p.3) fissa i principi e la nostra visione di una Polizia Locale che sia vera polizia, integralmente equiparata, nei diritti e nelle retribuzioni, sebbene perfettamente distinta, per la sua peculiarità, dalle altre forze di polizia.
Questo fa conseguire che non siamo favorevoli a qualsiasi riforma e a ogni costo, anche perché sinora le ipotesi che sono circolate in ambito governativo e la maggior parte delle ipotesi proposte dai sindacati propongono delle finte riforme che continuano a considerare la Polizia Locale completamente sottomessa al potere politico locale, senza una visione d’insieme, sbandierando piccole mance denigranti e soprattutto considerandoci sempre subalterni, anche nella dignità, alle altre forze di polizia compressi in un contratto che disciplina i dipendenti amministrativi e tecnici degli enti locali che nulla hanno in comune con una vera forza di polizia come è il ruolo e il duro lavoro svolto dai colleghi delle polizie locali.
Questo ci porta a non aderire allo sciopero del 21 giugno indetto dal sindacato CSA con l’adesione di alcune altre Associazioni nazionali di categoria.
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