IL PREMIO NAZIONALE UPLI POZZUOLI “L’ANTIEROE”

IL PREMIO NAZIONALE UPLI POZZUOLI "L'ANTIEROE"

Il premio nazionale, prestigioso, indipendente, anticonvenzionale per premiare l’ordinaria straordinarietà

Abstract: In occasione del Convegno nazionale di Pozzuoli che si terrà il prossimo 17 maggio in Accademia Aeronautica sarà assegnato il Premio nazionale UPLI Pozzuoli, distinto in due sezione, per il comando dell’anno e per il personaggio dell’anno, ed essendo stata rinviata l’edizione dello scorso anno si assegnerà sia il premio 2023 e sia il premio 2o24. Un premio per gli atti di ordinaria straordinarietà, rivolto a chi quotidianamente e senza clamore, lontano dai riflettori e dalla notorietà, compie atti “belli e buoni”, nello spirito del premio che è, appunto, denominato “l’antieroe”.

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IL SENSO DEL PREMIO “L’ANTIEROE”

In un’epoca contraddistinta dall’individualismo che in molti casi sfocia nel narcisismo, in una società competitiva e spesso superficiale, già il nome di questo premio – l’antieroe- appare controcorrente anzi oppositivo al canone dominante.

Il fenomeno dell’anomia, elaborato da Durkheim a fine del XIX secolo[1], è oggi dominante nella sociologia delle masse e nel sistema dei valori come relativizzazione dell’azione individuale e collettiva, in poche parole basta essere famosi per essere apprezzati a prescindere da cosa renda famosi, fosse anche una carriera criminale, e un modello da seguire a prescindere dai mezzi impiegati, fossero anche i più riprovevoli.

In questo grande show business conta il risalto mediatico e non il fatto in sé, che può anche essere ordinario, banale e persino inventato di sana pianta, cosa che oggi è ancor più semplice con la diffusione della disinformazione e l’aiuto dell’intelligenza artificiale.

Nel relativismo della banalità l’esaltazione di ciò che è ordinario arriva a premiare chi fa semplicemente il proprio dovere, sono quindi diventate consuetudine i ringraziamenti alle forze di polizia per fare in fondo ciò per cui sono pagati, ai sanitari che fanno il loro lavoro negli orari di servizio, ai cittadini che fanno quello che è dovere civico di ognuno.

Questo premio quindi ha una funzione pedagogica, riportare il senso dell’eroismo, il valore dell’esempio nei fatti più che nelle persone, il valore del gesto eroico non nella conseguenza della propria funzione e del proprio lavoro, ma come libera accettazione di rischio, come gratuito dono di sé stessi, il tutto senza cercare gratificazione e, soprattutto, senza autocelebrazione.

CHI VALUTA “L’ORDINARIA STRAORDINARIETÀ”

Il premio si struttura in due sezioni:

  • A-comando dell’anno;
  • B-personaggio dell’anno.

Tutti possono segnalare comandi di polizia locale e singoli operatori che nella quotidianità, senza clamore e senza ricercarlo, abbia compiuto atti di ordinaria straordinarietà, quindi gesti che non siano solo risultati di azioni di servizio, sebbene notevoli e lodevoli, svolgimento del ruolo e della funzione che compete durante il lavoro, ma piuttosto gesti che vadano oltre, che si contraddistinguano per la scelta libera e non conseguenza obbligatoria delle qualifiche rivestite, di fare gesti non ordinari.

In un’epoca nella quale si esalta tutto anche la più piccola banalità, noi cerchiamo, premiamo e portiamo ad esempio chi, oltre il proprio dovere e la propria funzione, fa cose buone e belle, il kalós kai agathós del mito greco della bellezza.

Per ogni edizione annuale del premio, salvo casi eccezionali, saranno presi in considerazione fatti accaduti nell’anno precedente.

Tra tutti i candidati saranno scelti tre finalisti che avranno comunque un riconoscimento pubblico, la scelta sarà con voto palese dei soci ordinari UPLI e fra essi la giuria nazionale sceglierà il vincitore

LA GIURIA NAZIONALE DEL PREMIO

Tra i tre finalisti delle due categorie scelti dai soci UPLI, la giuria nazionale sceglierà il comando dell’anno e il personaggio dell’anno, l’annuncio sarà dato all’atto della premiazione.

La giuria nazionale è composta da eminenti soci onorari UPLI e, per garantire la massima indipendenza e imparzialità, nessuno di essi deve appartenere alla polizia locale.

La giuria allo stato è composta da:

  • Marina Baldi, criminologa, genetista forense, consulente di trasmissioni televisive e in importanti processi penali;
  • Rossana Mongiardo, già avvocato, magistrato con esperienza civile e penale, GIP/GUP del Tribunale di Milano;
  • Fabrizio Proietti, professore presso La Sapienza Università di Roma, avvocato preso le Giurisdizioni superiori, abilitato anche dottore commercialista.

Segretario del premio è il vice presidente vicario UPLI Giuseppe Izzo.

IL PREMIO

Tutti i finalisti riceveranno una targa e il riconoscimento pubblico sul prestigioso palco dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli il prossimo 17 maggio. Durante la cerimonia sarà annunciato il vincitore di ogni categoria che riceverà un premio che celebra la bellezza, un’opera pittorica unica realizzata dall’artista Claude Artuso, già ispettore della Polizia Locale di Latina.

NOTE

[1] Émile Durkheim, La divisione del lavoro sociale (Parigi 1893), Milano 1962, Libro III.

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