L’UPLI CONTESTA LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI PESARO MATTEO RICCI SULLA POLIZIA LOCALE
L’UPLI STIGMATIZZA LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DI PESARO E VICEPRESIDENTE ANCI SUL RUOLO DELLA POLIZIA LOCALE RESE ALLA TRASMISSIONE DEL 18 APRILE 2019 SU SKYTG24.
Di seguito pubblichiamo la nota inviata dall’UPLI al Sindaco di Pesaro e Vicepresidente ANCI dott. Matteo Ricci:
Egr.sig.
RICCI dott. Matteo
Sindaco di Pesaro-Vice presidente ANCI
Piazza Del Popolo, 1
61121 PESARO (PU)
sindaco@comune.pesaro.pu.it – info@anci.it
e p.c. Egr.sig.
DE CARO dott.ing. Antonio
Associazione Nazionale Comuni Italiani
Via Dei Prefetti, 46
00186 ROMA
decaro@anci.it
e p.c. Egr.sig.
DE BELLIS dott. Giuseppe
Direttore responsabile SkyTG24
Via Salaria, 1021
00138 ROMA
skytg24.redazione@skytv.it
e p.c. Egr.sig.
DURIGON on. Claudio
Sottosegretario di Stato al Lavoro
Via Vittorio Veneto, 56
00187 ROMA
SegreteriaSottosegretarioDurigon@lavoro.gov.it
e p.c. Egr.sig.
SIBILIA on. dott. Carlo
Sottosegretario di Stato all’Interno
Via Vittorio Veneto, 56
00187 ROMA
segreteria.sibilia@interno.it
Egregio signor sindaco,
la nostra associazione è sgomenta dalle Sue affermazioni sul canale SkyTg24, allorquando ha sostenuto che la Polizia Locale dovrebbe intervenire esclusivamente su questioni amministrative affermando che: «Dovete capire bene le cose, la polizia locale non interviene sullo spaccio… interviene sulle multe, ma non sullo spaccio…», arrivando addirittura a zittire persino i sindacalisti che, giustamente le citavano la legge, accusandoli di ignoranza: «Glielo dico io: lei sta dicendo una bufala, si vede che non ha mai fatto l’amministratore…».
Come si può ritenere che la qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria, che rivestiamo ex art.57 del codice di procedura penale e art.5 legge 65/1986, non ci consenta di arrestare gli spacciatori quando invece ne siamo obbligati e come può pensare, Lei che è anche ufficiale di governo, che i suoi uomini non dovrebbero farlo?
Quello che dice ci offende gratuitamente, considerandoci alla stregua degli ausiliari della sosta e quindi ritenendo che dovremmo limitarci alle “multe”, che peraltro non sono previste dalla vigente normativa che ci consente di elevare sanzioni amministrative o di denunciare chi commette reati penali.
Queste esternazioni, finalizzate solo a creare del consenso politico negli show televisivi, alimentano gratuitamente l’ignoranza normativa e denigrano ingiustamente il ruolo e il lavoro della polizia locale, incredibilmente compressa nello stesso contratto degli impiegati d’anagrafe, nonostante lavoriamo ogni giorno in condizioni difficili e disagevoli, e non certo dalle 8 alle 14 in ufficio con l’aria condizionata, sebbene corriamo gli stessi rischi delle altre forze di polizia, senza avere gli stessi stipendi, le medesime tutele previdenziali e assistenziali e spesso senza disporre nemmeno di armi o anche solo di divise che non siano logore e di veicoli accettabili!
E così mentre Lei pontifica dai canali nazionali sui presunti limiti della Polizia Locale, ostentando la Sua esperienza come sindaco di Pesaro, nel resto d’Italia, silenziosamente e senza clamori, i poliziotti e le poliziotte locali lavorano come ogni giorno per reprimere il crimine e tutelare i cittadini, come è successo recentemente a Milano, dove lo scorso mere di gennaio hanno sequestrato 22 kg. di droga (https://tinyurl.com/y2shyoct), a Vigevano, dove lo scorso mese di febbraio hanno sequestrato ben 50 kg. di cocaina ed hashish (https://tinyurl.com/y5lgxqwd), a Treviso, dove nello scorso mese di marzo è stato arrestato e processato per direttissima un richiedente asilo che in realtà era uno spacciatore (https://tinyurl.com/y3w9cg27), a Brescia dove lo scorso anno la polizia locale ha arrestato ben 125 narcotrafficanti (https://tinyurl.com/y6xfb6fs), ci limitiamo solo a qualche esempio perché si potrebbe pubblicare un intero volume per elencare tutte le operazioni antidroga eseguite dai nostri colleghi.
Si figuri che nella Polizia Locale esistono persino nuclei operativi antidroga, come ad esempio, per citare solo qualche caso, a Monza (https://tinyurl.com/y2x8f2xm), a Firenze, che peraltro dispone anche di cani addestrati alla ricerca di stupefacenti (https://tinyurl.com/y3ajcz4f), così come a Gallarate-Malpensa (https://tinyurl.com/yxll8g78), Parma, Modena, Reggio Emilia (https://tinyurl.com/y69wyw7q).
E se pensa che questo accada solo nelle città settentrionali, le potrei citare Nettuno (RM), dove nei mesi scorsi sono stati arrestati tre spacciatori (https://tinyurl.com/yybgj3vw), Frosinone (https://tinyurl.com/y26g7c6x) e Napoli (https://tinyurl.com/yxefvkkd) dove, per citare solo questo mese, sono stati arrestati diversi spacciatori e identificati numerosi assuntori di sostanze stupefacenti e potrei parlare anche delle attività che svolgiamo con successo nel mio comando di Latina, ma rischierei di apparire autocelebrativo.
Nel fare il nostro lavoro paghiamo anche un caro prezzo, come è successo al comandante di Montichiari, investito dall’auto di una coppia di spacciatori (https://tinyurl.com/y33ygqjd), oppure ai colleghi di Treviso, aggrediti dagli spacciatori (https://tinyurl.com/y6kf5df7), per citarne solo alcuni.
E’ curioso rilevare che Lei, che è il vicepresidente dell’ANCI, ci voglia relegare al compito di elevare le sole “multe”, mentre il sindaco di Bari Antonio De Caro, che è il presidente dell’ANCI, sostiene la necessità di una urgente riforma della Legge quadro sulla Polizia Locale per “rafforzare il simbolo di sicurezza territoriale” (https://tinyurl.com/y5b2lllw).
D’altronde la stessa ANCI, nel Rapporto nazionale sull’attività della Polizia Locale 2018 riconosce e certifica le numerose attività svolte dalla Polizia Locale in materia di polizia giudiziaria e anche sul controllo dell’ordine e della sicurezza pubblica citando precisamente: «…35.900 controlli coordinati del territorio, oltre 39mila le attività di ordine pubblico, oltre 103mila le attività di identificazione e denunce per violazione delle norme sull’immigrazione.» (https://tinyurl.com/yy8t349r).
Egregio sindaco, Lei è libero di esprimere tutte le Sue idee politiche, rendendone conto a chi lo ha votato, ma non può mistificare la realtà o negare la legge, se è vero che in materia di polizia giudiziaria e controllo dell’ordine e della sicurezza pubblica la competenza legislativa è esclusiva dello Stato, come prevede l’art.117 della Costituzione, è altrettanto vero che gli organi ai quali la legge dello Stato attribuisce tali qualifiche hanno pariteticamente gli stessi diritti e doveri ad occuparsene, e la legge vigente non fa distinzioni tra le forze di polizia governative e quelle locali.
Purtroppo le amministrazioni locali, che finanziano le loro attività attingendo ampliamente ai proventi delle “multe” grazie alla previsione dell’art.208 del Codice della Strada, vorrebbero utilizzare i propri operatori di polizia soprattutto come esattori al servizio della politica più che come operatori di polizia al servizio dei cittadini!
In questo la politica oggi gode di un comodo quadro normativo (TUEL, D.Lgs.165/2001, CCNL autonomie locali et al.) che, equiparandoci ai dipendenti amministrativi, permette addirittura di nominare un privato cittadino comandante dirigente per libera volontà dei politici locali che possono anche assegnare discrezionalmente indennità e posizioni organizzative, in questo modo è facile imporre le proprie visioni “creative” sul ruolo della polizia locale con buona pace della legge.
Per questa ragione siamo sorti come associazione politica (nel senso della politiké greca), sebbene apartitica e non sindacale, per promuovere la riforma della normativa e del contratto che ci disciplina, che oggi ancor più urgente.
1° dir.avv. Francesco Passaretti
Presidente Nazionale
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